f. 23v
Facsimile
subito se richiudeno in solicitudine don-
de chol troppo ripensare strachi escono
senza havere pensato a nulla. Agli ani-
mi affanati nuoce ogni sollicitudine
et troppo giova apresso gli amici ragio-
nando possare la graveza de le suoe cu-
re. Et che fai pallimacro che pur miri a
terra fisso e muto rispondi pregoti e ragio-
nando dimenticarai in parte il tuo male fu
o tuo; o suo, pure errore casone di tanta
nostra discordia. Pallimacro. Non fu mio
non / e in tutto tuo errore deiphira non; anci
la iniqua mia fortuna cussi fa te verso
di me essere umbrosa e schiffa e bene
presente e prehendissi questa ruina quale
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