f. 13r
Facsimile
schuse deiphira mia cossi tinsegnai quan-
to hora sai troppo straciarmi. O pallima-
cro sfortunato che sciagura fu la tua fa-
bricare / et porre in mano larme aquesta
spiatata; conche ella hora mai si senta
sacia sacia dacorarti questi qual soffero tu-
ti sono mei colpi. Queste piaghe mor-
tale sono in me da primi mei errori. |
Imparate amanti non ubedite amore men
che vi chiegia piu che gli altri piacie quel
destrieri qual corre senza speronareb tropea[Scribal Intervention: switch a and b]
chi fa quel che non vole, soffere duo ma-
li quanto saffatica et quanto gli dispia-
cie. Ma tu deiphira mia sai ben cheio
date merito senon pietade. Io mai fugi
Notes and Questions
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