f. 3v
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terrano intristeza et miseria Et emi te
co intervenuto qual suole chi apresso
il fabro ben dubitava quel ferro fusse
raceso; ma per piu certificarsi il prese et
molto si cosse la mano. Cossi a me ove
io pur stimava inte esser qualche non
poca molestia et ardentissima cura
danimo / hora io la sento in questa tua
risposta talle che la tropo mi cuoce,
et quanto ella sia magiore tanto piu
ate desidero levarla. Non e solo
utile ma piu virtu levarsi de lani-
mo le cosse moleste / edove il dolore
superchie le nostre forze / segli vuole
cedere / poi che cossi solo il dolore se
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